mercoledì 29 febbraio 2012

L'anticipo di primavera

Sono arrivate le margherite. Notarle e capire che l'ho sfangata anche stavolta è stato un tutt'uno. Quando proprio pensi che non ce la puoi fare, passa tutto e la ciclicità del tempo ti fa l'occhiolino. Amo queste margheritine, infreddolite e chiuse la mattina aperta e spalancate al mondo a mezzodì. Le amo proprio tanto e mi stupisco ogni volta che le vedo comportarsi così. Sono come me, che proprio non ce la faccio a chiudermi in me stessa e a risparmiare amore. Non ho dubbi, gli anticipi della primavera sono ancor migliori della primavera stessa. Occhi sgranati e naso all'insù, a prendere tutto il sole prima che torni il colpo di coda invernale.

martedì 28 febbraio 2012

Sbirciatina letteraria

Noto sempre le persone che leggono in viaggio e cerco sempre di capire cosa stanno leggendo. Mi commuove vedere come tanti ragazzi si tuffano nella lettura. D'accordo, non sono poi così tanti i ragazzi che leggono, ma quelli che lo fanno hanno sempre a che fare con grandi autori. Li vedo con il naso schiacciato su Calvino, Primo Levi, Kerouac, Simenon. Mi fanno pensare alla sedicenne che ero, a quanto mi divertivo con Gadda, mi commuovevo con Elsa Morante. Nella mia vita ci sono state sbirciatine letterarie accompagnate da sguardi, estremamente romantiche. Una volta, per esempio, sono andata al mare da sola, anzi con un libro, La pioggia prima che cada... pretesto per un incontro singolare, potenzialmente di fuoco. Ma il premio simpatia va a quanto mi è successo domenica sera sul treno. Tornavo da Pisa e ad un certo punto sale un anziano un po' sciroccato, che si siede accanto a m. Io stavo leggendo Sottosopra di Milena Agus. Mi fa: "Che sta leggendo, il libro di Milena?" "Sì" "Sottosopra è andata a fini' Milena? Ma che parla di pornografia? Povera Milena, che fine le hanno fatto fare!".

giovedì 2 febbraio 2012

Sul Bus n. 1

Sale una ragazza, di circa quindici anni, che alle 07.15 di mattina sfoggia un trucco e un parrucco per i quali avrà impiegato un paio d'ore. Si siede, inforca il cellulare e inizia a squittire: "Aò, ma che 'a regazza dell'amico tuo è 'mpazzita? M'ha chiamato alle due de notte, ma ndo' sta er rispetto? Eppure io l'ho sempre rispettata!. Aumentano i decibel: " Tu lo sai, rispetto i nostri quattro mesi de vita insieme, ma mo l'avete fatta fori dar vaso! Da Pomezzzia a Ostia tutti a dì che so' 'na zoccola! E 'nnamo! Me volete rispetta'? Io rispetto te, rispetto l'amici tua..." A questo punto il passeggero dei sedili posteriori, al quale è evidentemente caduta la corona, le grida: " A bbella, perchè nun ce rispetti pure a noi e t'azzitti oppure te levi dei cojoni?"