domenica 20 febbraio 2011

L'ho trovato io

Giovedì scorso, alla fermata dell’autobus, l’ho visto. Ho capito subito che era stato abbandonato. Un libro in brossura, edito nel 2007, Vivi tu per me, di Paolo Mosca. Un libro dalla trama atroce, di un autore per me sconosciuto. Copertina rossa. Che facevo, lo lasciavo lì? L’ho preso. Ho iniziato a leggerlo per il tragitto verso casa, poi l’ho ripreso dopo cena, dopo un paio di telefonate e una serie di impegni. Risultato: ho fatto nottata. Dovevo finirlo. Scritto male, non mi ha convinto neanche un po’. Ma ho pianto , ero disperata. Per un paio di coincidenze balorde. Per dettagli strappati alla mia vita, ai miei giorni. E’ il secondo libro che “trovo” per caso e mi parla di me. Non ho strumemti per dare alcuna spiegazione. Rimango basita. Cosa vuole dirmi questo libro che domani libererò ancora? Chi c’è dietro questo messaggio? E’ un caso che sia un libro a parlare a me? La risposta è dentro di te. (e però è sbajata).

martedì 15 febbraio 2011

Confido a te ogni graffio, sempre

Ma tu in qualche modo mi senti quando confeziono cioccolatini e penso che li divoreresti lamentandoti della dieta? Quando leggo poesie sul soffitto e le parole mi graffiano gli occhi? Quando litigo con le mie paure. Con le commesse della Coin che non m'aiutano a trovare i jeans e allora lascio loro l'inferno di denim e delavè. Tu mi senti quando mi intristisco, rido, quando mi sento sola e quando il mio seno è felice? Mi manchi maledettamente ma so che ti piace quello che sono adesso. e tanto basta.

lunedì 7 febbraio 2011

Zuppa di magro alla toscana

Soffriggete uno spicchio d'aglio e una cipolla. Aggiungete 3/4 acciughe, un cucchiaio di concentrato di pomodoro e un mazzetto di cavolo nero lavato e ridotto a striscioline. Fate andare qualche minuto, poi versate mezzo litro di brodo vegetale. Dopo circa 20 minuti aggiungete un barattolo di ceci già lessati. Altri 10/15 minuti girando di tanto in tanto... e la zuppa l'è cotta! Versate la zuppa su una fetta di pane tostato con un filo d'olio e pecorino a scaglie. Maremma se l'è bona!

mercoledì 2 febbraio 2011

Ballo sul mondo. Da 20 anni e 5 mesi.

Primo concerto del Liga: settembre 1990. Ultimo: febbraio 2011. Lui è sempre forte, la voce graffia, accarezza, lui è l'Apache che mi fa ballare, piangere, amare. Pace e inquietudine. Chi ama Liga ha sempre vita da vivere, consuma i suoi giorni densi disperandosi o godendo. Sono andata a molti dei suoi concerti e sempre mi sono scatenata, quello di ieri è stato prezioso perchè legato ad alcune riflessioni. Prima tra tutte: accanto a me c'era la mia quasi 14enne nipote, viva e accesa che più viva non si può. Ho una nipote che mi somiglia e ha la mia stessa sete di vita. Vivi tesoro di zia e sii spudoratamente felice! Tra l'altro i suoi genitori mi piacciono molto, ed è anche grazie a loro che non avrà paura di afferrare la sua dose di felicità.
Altra considerazione: io sono in un periodo grandioso e ho più energie di quante ne dimostro di solito. Le sto tenendo per me, non so ancora se voglio farmele vampirizzare. Non so che futuro arriverà, ma il meglio deve ancora venire. A pensarla così intanto mi godo un presente a tinte vivaci. A dir poco vivaci.