venerdì 29 aprile 2011

Nè morta nè guarita

Come un pupazzetto che non riesco a costruire, con i pezzi che non ce la fanno a rimanere insieme. Mi sento così, con tutti i pezzi staccati. Non sono morta né guarita. E probabilmente nemmeno con l’operazione morirò, né guarirò. Non voglio stare tra i malati, mi infastidiscono, con le loro teste all’ingiù nelle sale d’aspetto. Tutto di loro va giù, non li sopporto. Eppure in quelle stesse sale d’aspetto mi fanno tenerezza e mi trovo spesso a dire loro parole incoraggianti. Non voglio stare tra i sani, che si annoiano alla malattia, che non credono alla malattia. Sanno ferire con la loro inconsapevole leggerezza. Urtano il sistema nervoso quando si lamentano della routine che tu vorresti indietro, si lamentano di dover tornare in ufficio mentre tu devi andare in ospedale. Ti dicono “dai che tutto si risolve” e tu immagini di mandarli in culo. Ma sinceramente, ti fa bene sapere che loro non conoscono la tua sofferenza. E ti fanno comodo perché ti trascinano nella vita, grazie a loro continui ad uscire, ridere, tirar tardi, comprare camicie a fiori.
Allora cosa sono io, dove vado? Tra un paio d’ore prenderò un treno. Qualcuno mi aspetta, qualcuno non ne vuole sapere di me. Ma io son qua, aspetto che la buriana passi, disegnerò questo momento sulla pelle e organizzerò il mio viaggio. È così che andrà.

domenica 20 febbraio 2011

L'ho trovato io

Giovedì scorso, alla fermata dell’autobus, l’ho visto. Ho capito subito che era stato abbandonato. Un libro in brossura, edito nel 2007, Vivi tu per me, di Paolo Mosca. Un libro dalla trama atroce, di un autore per me sconosciuto. Copertina rossa. Che facevo, lo lasciavo lì? L’ho preso. Ho iniziato a leggerlo per il tragitto verso casa, poi l’ho ripreso dopo cena, dopo un paio di telefonate e una serie di impegni. Risultato: ho fatto nottata. Dovevo finirlo. Scritto male, non mi ha convinto neanche un po’. Ma ho pianto , ero disperata. Per un paio di coincidenze balorde. Per dettagli strappati alla mia vita, ai miei giorni. E’ il secondo libro che “trovo” per caso e mi parla di me. Non ho strumemti per dare alcuna spiegazione. Rimango basita. Cosa vuole dirmi questo libro che domani libererò ancora? Chi c’è dietro questo messaggio? E’ un caso che sia un libro a parlare a me? La risposta è dentro di te. (e però è sbajata).

martedì 15 febbraio 2011

Confido a te ogni graffio, sempre

Ma tu in qualche modo mi senti quando confeziono cioccolatini e penso che li divoreresti lamentandoti della dieta? Quando leggo poesie sul soffitto e le parole mi graffiano gli occhi? Quando litigo con le mie paure. Con le commesse della Coin che non m'aiutano a trovare i jeans e allora lascio loro l'inferno di denim e delavè. Tu mi senti quando mi intristisco, rido, quando mi sento sola e quando il mio seno è felice? Mi manchi maledettamente ma so che ti piace quello che sono adesso. e tanto basta.

lunedì 7 febbraio 2011

Zuppa di magro alla toscana

Soffriggete uno spicchio d'aglio e una cipolla. Aggiungete 3/4 acciughe, un cucchiaio di concentrato di pomodoro e un mazzetto di cavolo nero lavato e ridotto a striscioline. Fate andare qualche minuto, poi versate mezzo litro di brodo vegetale. Dopo circa 20 minuti aggiungete un barattolo di ceci già lessati. Altri 10/15 minuti girando di tanto in tanto... e la zuppa l'è cotta! Versate la zuppa su una fetta di pane tostato con un filo d'olio e pecorino a scaglie. Maremma se l'è bona!

mercoledì 2 febbraio 2011

Ballo sul mondo. Da 20 anni e 5 mesi.

Primo concerto del Liga: settembre 1990. Ultimo: febbraio 2011. Lui è sempre forte, la voce graffia, accarezza, lui è l'Apache che mi fa ballare, piangere, amare. Pace e inquietudine. Chi ama Liga ha sempre vita da vivere, consuma i suoi giorni densi disperandosi o godendo. Sono andata a molti dei suoi concerti e sempre mi sono scatenata, quello di ieri è stato prezioso perchè legato ad alcune riflessioni. Prima tra tutte: accanto a me c'era la mia quasi 14enne nipote, viva e accesa che più viva non si può. Ho una nipote che mi somiglia e ha la mia stessa sete di vita. Vivi tesoro di zia e sii spudoratamente felice! Tra l'altro i suoi genitori mi piacciono molto, ed è anche grazie a loro che non avrà paura di afferrare la sua dose di felicità.
Altra considerazione: io sono in un periodo grandioso e ho più energie di quante ne dimostro di solito. Le sto tenendo per me, non so ancora se voglio farmele vampirizzare. Non so che futuro arriverà, ma il meglio deve ancora venire. A pensarla così intanto mi godo un presente a tinte vivaci. A dir poco vivaci.

martedì 25 gennaio 2011

V-Visitors

Una parte di me è sempre stata attratta dallo splatter, fortemente attratta. Da piccola seguivo V-Visitors. Avrò avuto 7 anni, nessuno in famiglia aveva la stessa smania, così lo guardavo sola soletta. Una sera ero sul divano, sotto la copertina, per uno spavento improvviso alzai di scatto la coperta, facendo cadere un prezioso bicchiere, di un prezioserrimo servizio. Mamma Agnese mi corse dietro per tutta la casa, urlando, con intenzioni infanticide. Per fortuna zia A. accorse in mio aiuto. Ora, non sono stata una bambina maltrattata, nessuno mi ha mai picchiato. Forse proprio per questo ricordo quell'episodio e ne conservo una sgradevole sensazione. Un mix di paura, senso di colpa e va a sapere cos'altro. Stasera mi sento proprio così, anche se nessuno mi rincorre. Ma perchè ogni mio malumore è serale? Con la solitudine che si insinua nelle vene. Faceva anche schifo, quel bicchiere. Ora vado che c'è Crozza. Un bacio in fronte a chi c'è.

giovedì 20 gennaio 2011

Innamorata de borgata. Sur bus.

"Ami', ieri sssera 'na litigata, che nun te dico. M'ha detto che è stranito e che nun je devo rompe li cojoni. Nun te dico le lacrime, ho fatto er lago de borzano! Meno male che l'avemo sfiancata pure stavorta. Magari a san valentino me regala i baci perugggina, che secondo me so la cosa che racchiudono mejo quello che c'è da esprime a san valentino."

mercoledì 19 gennaio 2011

Effetto del governare bunga-bunga

Non voglio sentire oltre. Sono già abbastanza mortificata, mi vergogno dell'Italia e degli italiani e non voglio commentare, nè dare voce alle mie preoccupazioni. Eppure una serie di meccanismi si è innescata nel mio organismo. E quindi vado con l'elenco degli effetti collaterali provocati dalla lettura dei quotidiani:

-ho sognato che il mio compagno toccava, pubblicamente, il sedere ad una tipa, giovanissima;
-sono diventata ostile con tutti i maschi che hanno più di 50 anni, padre e suocero esonerati;
-gli uomini mi appaiono come giganteschi organi genitali;
-mi sorprendo a confrontare l'idea della busta paga degli operai della fiat con l'idea della busta-regalo donata da silvio, tra due cd di apicella;
-...

martedì 18 gennaio 2011

Inverno a Roma

I bambini che pensano negli occhi
hanno l' inverno, il lungo inverno.
Soli s' appoggiano ai ginocchi per vedere
dentro lo sguardo illuminarsi il sole.
Di là da sé, nel cielo, le bambine
ai fili luminosi della pioggia
si toccano i capelli, vanno sole
ridendo con le labbra screpolate.
Son passate nei secoli parole
d' amore e di pietà, ma le bambine
stringendo lo scialletto vanno sole
sole nel cielo e nella pioggia.
Il tetto gocciola sugli uccelli della gronda

(Alfonso Gatto)

lunedì 17 gennaio 2011

Una volta nella vita


Nello scorso, rigenerante, fine settimana, ho visto questo film, azzeccatissimo regalo di Natale.
Come non consigliarvelo? Ho ritrovato la Dublino che amo. Gli irlandesi buffi e generosi, che amano ritrovardi e cantare. Una storia d'amore semplice, senza nulla di scontato. Musica incantevole.

lunedì 10 gennaio 2011

Buoni propositi 2011

-Prendere tutto, ma proprio tutto, più alla leggera. Ridere e alzare spesso le spalle. Se grandi cose accadranno, sarò qui pronta, ma la parola d'rdine è leggerezza
-e quindi perdere zavorra: peso, ansie, paure, cattive abitudini
-fare ciò che i piace
-essere meno lamentosa
-bere meno alcool, fare più sport

L'anno appena passato è stato difficile, ma sono stata anche molto felice. Ho lottato con le delusioni e le aspettative legate agli altri e sono venuta a capo di due cose:la prima è che posso contare su di me, che ho risorse da vendere. La seconda è che non posso prescindere dagli altri. Ho bisogno di loro.
I prossimi mesi sono la parte dell'anno che mi piace di meno, per il momento però sono propositiva, quindi pronti, partenza, via!