giovedì 19 novembre 2009

Non è tutto rose e fiori quello che luccicano

"Signorì, io venno la frutta co' mi' genero, vennemo a basso prezzo, la robbba un po' acciaccata. Non immagggina quanto vennemo alle signore che parono facortose. Quelle 'mpettite, tutte profumate e eleganti, che pare che so' signore e poi se magnano le banane nere pe' spenne poco. Che poi er probbblema 'o sa qual è co' ste signorone? Nun è che toccheno co' delicatezza, no, ce vanno co' le unghie lunghe co'o' smarto dentro a la robbba. Ce rovineno. Quante pesche c'hanno fatto butta'! E' proprio vero, signorì: nun è tutto rose e fiori quello che luccicano. Fanno così i morti de fame, voteno berlusconi e se sentono signori. Se mettono 'o smarto e se magnano 'a zozzeria"

Vi riporto la saggezza che oggi mi è stata dispensata, da un simpatico signore anziano, in autobus. Sgrammaticata ma lucida analisi, non trovate? E poi mi chiama signorina, come non adorarlo? :)

mercoledì 11 novembre 2009

L'ora blu

"Un altro momento bellissimo era per la ragazza Paola quando tutto- cielo mare costa- si inazzurrava. "Die Blaue Stund", le aveva insegnato a dire Willi: l'ora blu.
( Da L'ora blu di Camilla Salvago Raggi)



(E questa è Bella, la prima moglie di Chagall, che legge. A Pisa, palazzo blu, fino al 17 Gennaio, c'è la mostra Chagall e il mediterraneo)

lunedì 2 novembre 2009

Appesa al mio viaggiare

Da piccola, con la mia famiglia, non avevo la possibilità di viaggiare. Ci potevamo permettere le vacanze al mare, in montagna, sempre nello stesso posto e in appartamenti. A casa non stavamo mai, neppure una domenica. Salivamo sulla macchina tutti e cinque e giravamo per Roma, per i castelli romani, Anzio, oppure per le montagne nei dintorni. Sulla neve ci portavamo i thermos di stracciatella calda. Durante il tragitto noi tre sorelle cantavamo a squarciagola e mio padre ci implorava, in molisano, di dargli pace, che doveva concentrarsi sulla guida. Mia mamma era sempre sorridente. Nessun "viaggio vero" di famiglia, eppure è proprio durante quelle domeniche che nacque il mio spirito errante, la mia passione per il girare.
Da qualche giorno faceva capolino in me, il pensiero di non essere mai stata in un albergo assieme ai miei. Allora ho prenotato due stanze in un hotel a 4stelle, per una notte, in una città non troppo lontana. Napoli è grandiosa per posti, atmosfera e gente, anche se per niente valorizzata. Ma non è di Napoli che voglio parlare. Voglio ricordarmi per sempre della fatica a stare dietro agli instancabili e curiosi di mamma e papà. A quanto rompe lui, ossessionato dal mangiare e dal tenere sempre tutto sotto controllo. Al buonumore di lei. A certe cose, che per mia fortuna o mio malgrado, ho ereditato da loro, come l'irresistibile tentazione a prendere in giro chiunque, tutta paterna, o il cantare per la strada all'improvviso, tutto materno. Tutti e tre siamo un simpatico siparietto, devo dire. E in effetti ogni tanto il mio amore ci osservava e rideva. Con lui è tutto così naturale, anche prendere un pezzo di passato e analizzarlo, rivivere le proprie radici e farci pace, senza aver litigato.